Lorenzo Magi

Architettura e design d'interni

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White in the city: il bianco nelle sue declinazioni cromatiche.

By lorenzomagi 2 commenti

Il Bianco è da sempre principe in architettura: terreno delle più interessanti sperimentazioni architettoniche della nostra epoca ed adottato molto spesso per esprimere ideali di perfezione formale, sia nel periodo Neoclassico, sia a partire dall’inizio del ‘900, con il Movimento Moderno, quando il bianco tornò di moda, diventando una matrice del purismo formale architettonico di vari maestri dell’architettura.

Da Le Corbusier e Mies Van Der Rohe, fino ai giorni nostri con i Five Architects di New York, il colore bianco è entrato prepotentemente nelle foto delle riviste specializzate, nella pubblicità e nella nostra vita.

Colore per eccellenza, capace di racchiudere in sé tutte le altre tonalità, ma anche di presentarsi come una tela pulita su cui poter scrivere.

Ci immaginiamo il Bianco come una scelta semplice, neutra, che soddisfa tutti. In architettura d’interni è in assoluto la scelta più consueta, perché il pensiero più comune è “Con il bianco non sbaglio sicuramente!”. In realtà è la tonalità più difficile da utilizzare per donare carattere e personalità ai vari ambienti: da una parte è necessario sapere cosa scrivere su un foglio vuoto, dall’altra è importante anche saper utilizzare il bianco con le giuste forme e materiali per esprimere al meglio tutta la sua particolarità e unicità.

E’ utile, inoltre, considerare che non esiste un bianco assoluto, ma una gamma enorme di sfumature che porta questo colore ad assumere connotazioni e sensazioni diverse a seconda della gradazione scelta.

Un esempio lampante è lo stile Nordico, che rappresenta senza dubbio la tendenza contemporanea nel design d’interni, che esalta maggiormente la potenza del bianco e la sua capacità di donare calore e intimità ai vari ambienti nonostante l’apparente freddezza. Il bianco è predominante non solo per una mera scelta stilistica, ma per un bisogno vero e proprio: i paesi scandinavi dispongono infatti di pochissime ore di luce durante l’arco della giornata e l’uso del bianco, capace di restituire la maggior parte della luce che riceve, aiuta a donare agli spazi una maggiore luminosità e apertura anche quando cala il buio.

Il bianco è storicamente simbolo di benessere, sostenibilità e tranquillità; non un punto di partenza ma un punto di arrivo che coinvolge tutte le discipline di progetto, dall’architettura alle arti visive, dal design al fashion. [img_text_aside style=”2″ image=”http://www.lorenzomagi.com/wp-content/uploads/2017/03/white-in-the-city-logo.png” image_alignment=”right” headline=”” text=”%3Cp%3EDi%20questo%20e%20molto%20altro%20tratter%C3%A0%C2%A0%20%3Ca%20href%3D%22http%3A%2F%2Fwhiteinthecity.us15.list-manage.com%2Ftrack%2Fclick%3Fu%3Dc7bd47c7e070d32083332ea9d%26amp%3Bid%3D8e57a15193%26amp%3Be%3D306f62c696%22%3EWhite%20in%20the%20city%3C%2Fa%3E%2C%20un%20evento%20culturale%20che%20racconter%C3%A0%20il%20%3Cstrong%3EBianco%20%3C%2Fstrong%3Enelle%20sue%20declinazioni%20cromatiche%20e%20simboliche%2C%20durante%20la%20%3Cstrong%3EMilano%20Design%20Week%20%3C%2Fstrong%3Ein%20programma%20a%20Milano%20%3Cstrong%3Edal%204%20al%209%20Aprile%202017%3C%2Fstrong%3E.%3C%2Fp%3E%0A” alignment=”left”][/img_text_aside]
White in the city

Il bianco motore di trasformazione per il benessere dell’ambiente e del vivere quotidiano.

Questo sarà il tema fondamentale di White in the city, progetto che coinvolgerà alcune delle più prestigiose location di Milano: Accademia di Belle Arti di Brera, Pinacoteca di Brera, Palazzo Cusani, l’ex chiesa di San Carpoforo e Class Editori Space, ognuna con una diversa declinazione e interpretazione ma legate in un unico itinerario che racconterà il Bianco nelle sue mille sfaccettature cromatiche e simboliche.

Lo scopo di questo progetto è quello di creare una nuova consapevolezza che permetta di scegliere il bianco in virtù di tutte le sue qualità. Il direttore artistico e curatore di White in The city è Giulio Cappellini, supportato dai Oikos Srl che sponsorizza l’evento.

Immagine di copertina: archdaily.com

Fonti: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7]

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Un taglio al vecchio stile! Relooking di un salone per parrucchieri.

By lorenzomagi 1 commento

Quando Concetta mi ha chiamato per la prima volta dicendomi “Lorenzo, vorrei cambiare l’immagine di FC Parrucchieri!”, ho subito intravisto una sfida interessante e molto stimolante. La richiesta principale era quella di donare, senza grandi stravolgimenti, un volto diverso al salone: una nuova immagine per rappresentare al meglio quella che è la personalità del marchio FC.

Al momento della richiesta lo stile del salone era neutro e abbastanza impersonale, per questo motivo il primo passaggio è stato quello di trovare una paletta colori e dei materiali che donassero un maggior carattere a tutto il locale.

La volontà è stata quella di ricreare un ambiente più caldo, quasi domestico, in modo da trasmettere l’atmosfera familiare tipica di FC Parrucchieri.

Tra le varie necessità c’era inoltre quella di aumentare 1 postazione di lavoro e 1 postazione di lavaggio, mantenendo comunque tutti i servizi presenti. L’area di preparazione del colore era inoltre da ripensare completamente.

Le dimensioni abbastanza contenute del locale (40 mq circa) e l’esigenza di avere diversi spazi funzionali hanno portato ad ottimizzare la disposizione dei vari arredi senza stravolgere quella che era la distribuzione di partenza.

La volontà è stata quella di caratterizzare in modo riconoscibile tutti i vari spazi: questo è stato possibile grazie alla scelta di due diverse pavimentazioni e allo studio del colore. Per tutta l’area di ingresso e di lavoro è stato utilizzato un laminato effetto legno naturale, diversamente dall’area di lavaggio e di preparazione del colore, dove è stata scelta una pavimentazione decorata con tonalità neutre e chiare.La paletta colori presenta tonalità abbastanza neutre, con tendenze pastello, sia per le gradazioni più scure che per quelle chiare. Come colore a contrasto è stato scelto un blu “carta da zucchero”, che dona personalità e carattere all’ambiente.

Sono stati creati inoltre due spazi chiusi mediante pareti in cartongesso: l’area staff/spogliatoio (adesso divisa dall’attesa mediante una chiusura) e un ripostiglio nell’area dei lavaggi (molto utile per contenere tutte quelle attrezzature che non dovrebbero essere in vista per la clientela).

Dovendo, per necessità di spazio, stringere le varie sedute, è stato scelto di utilizzare specchi più grandi, che occupino due postazioni di lavoro, per donare a tutto il locale una percezione di maggior ampiezza. Gli specchi, così come tutti i nuovi espositori, sono stati realizzati in ferro su misura.

L’area colore è stata pensata aperta (a differenza del precedente armadio), con un mobile in stile bar, che permette la preparazione delle varie colorazioni di fronte ai clienti. Al di sopra del mobile sono stati progettati, anch’essi su misura, due casellari dove sono inserite tutte le colorazioni per una gestione ottimale della preparazione.

Ecco alcune foto “prima e dopo” l’intervento:

Penso che questo lavoro aiuti a capire come, attraverso pochi interventi mirati e studiati in dettaglio, sia possibile cambiare completamente la percezione di un ambiente. In molti casi non sono necessari pesanti interventi di ristrutturazione, ma un consiglio professionale che possa indirizzarvi meglio sulle priorità di intervento in relazione al vostro budget di spesa.

Un grazie doveroso va a Concetta e a tutto lo staff di FC Parrucchieri, in quanto mi hanno permesso di lavorare con i loro desideri e le loro ambizioni.

Vi lascio con qualche immagine del nuovo salone. A presto!



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La cameretta dei bambini: la fantasia si trasforma in realtà!

By lorenzomagi 5 commenti

La cameretta dei bambini è sicuramente lo spazio di casa più divertente da progettare e costruire.

Non ci sono limiti all’immaginazione e alle soluzioni per questi spazi, tanto che molte aziende si sono specializzate esclusivamente per questi ambienti.

Divertimento, colore e immaginazione devono essere i pilastri quando andiamo ad affrontare spazi del genere.

Pirate-Ship-Bedroom

Il regno del bambino.

Ma chi dirige i lavori? Beh, mi pare ovvio: i bambini! Naturalmente non sempre potrà essere così, in quanto spesso bisogna sistemare la cameretta prima della nascita, ma lasciate ampio spazio per un successivo intervento, perché vorrà essere poi il bambino a dover ampliare il suo mondo fantastico. La stanza deve diventare un rifugio, un luogo dove poter sviluppare al massimo l’immaginazione e la fantasia.

Partiamo dal presupposto che, quando andremo a chiedere ad un qualunque bambino come vorrebbe la sua cameretta, verranno fuori probabilmente richieste estreme e a tratti assurde. Fantastico! L’immaginazione di un bambino è la cosa più eccezionale che possa esistere, una mente senza freni che vi darà spunti e idee che difficilmente la vostra testa partorirebbe da sola.1

“Il letto dentro un galeone dei pirati in mezzo al mare!”, “Un campo da calcio con le porte!”, “Il castello delle principesse Disney!” sono soltanto un esempio delle innumerevoli richieste che potrebbero uscire. Bisogna poi essere bravi a lavorare con il tema e con l’idea per poter ridurre i costi (alla fine si tratta sempre di una stanza che dopo qualche anno dovrà essere nuovamente adattata) e arrivare al risultato finale.

Colori e idee.

Il colore è fondamentale per creare un ambiente che sviluppi la fantasia. Bisogna però stare attenti a non utilizzare tonalità troppo vivaci, che nel tempo potrebbero stancare la vista e agitare il bambino.

La soluzione migliore rimane sempre quella dell’utilizzo di tonalità pastello con colori neutri a contrasto. Di seguito vi inserisco qualche esempio che mi auguro possa esservi d’aiuto e vi possa fornire qualche spunto.paletta 2 paletta 1Personalmente raccomando sempre l’utilizzo del legno per donare calore e intimità all’ambiente: ideale sarebbe un parquet per il pavimento, che naturalmente non sempre è possibile: si può quindi ovviare utilizzando il legno per alcuni complementi d’arredo.

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Idee low cost.

La cameretta rimane comunque uno spazio transitorio, che verrà stravolto e cambiato nuovamente nel corso degli anni; non sono quindi raccomandabili investimenti troppo onerosi o irreversibili. Le pareti sono la scenografia della cameretta: è sicuramente consigliato l’uso del colore, in quanto con una spesa relativamente bassa è possibile donare immediatamente un volto nuovo alla stanza. Utilizzare la pittura lavagna in una porzione di parete fornirebbe uno spazio dove il bambino si potrebbe divertire e sfogare tranquillamente senza sporcare.4Gli stickers sono un’ottima soluzione per creare fantastiche ambientazioni con una spesa veramente ridotta; quando in futuro il bambino crescerà e vorremo cambiare nuovamente, sarà possibile tornare alla situazione iniziale semplicemente staccandoli dalla parete.31fa51d26109bcd39769c22cbed7b249

Il bambino ricerca spesso nascondigli e luoghi chiusi: una tendina indiana potrebbe essere un’ottima soluzione per creare un altro spazio gioco all’interno del suo mondo fantastico.Senza titolo-1

Per qualunque bisogno per la vostra casa o necessità di chiarimento non esitate a contattarmi.

A presto!

Immagine di copertina:http: randommization.com

Fonti: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8]

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Sette errori da evitare quando si arreda casa!

By lorenzomagi 1 commento

E‘ ormai appurato che l’arredo e la disposizione delle nostre stanze ci aiuta a percepire gli ambienti in modo più o meno positivo. Ma vi è mai capitato di osservare il vostro salotto e avvertirlo troppo piccolo? Probabilmente questa sensazione non è dovuta soltanto alle reali dimensioni della vostra stanza, ma anche ad altri fattori , come la disposizione sbagliata o l’affollamento di troppi mobili.

Come risolvere quindi questa sgradevole sensazione? Anche questa volta ci corre in aiuto NeoMam Studios, che in collaborazione con Wimdu, ha realizzato un’infografica che vi permetterà di individuare, in poco tempo, i problemi che rendono gli ambienti della vostra casa troppo piccoli.

Sette errori da evitare quando si arreda casa - An Infographic from Wimdu Blog

Embedded from Wimdu Blog

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